Data:
Giugno 23, 2021

Il complesso della “Borgata Nuova”, costruito dalla Riforma Fondiaria e che aveva il suo centro in Piazza Eraclea, comprendeva già nel progetto iniziale servizi come gli uffici dell’Ente, la Chiesa Madre, e degli edifici scolastici come la scuola elementare. Le sperimentazioni moderne, infatti, non si limitarono ad aree urbane ma si intensificarono anche in ambito rurale con la progettazione e realizzazione di opere di architettura specialistica, diffuse sul territorio e con i contributi dei tecnici della Bonifica e Riforma Fondiaria.

L’organizzazione per servizi diffusi contribuisce a contrastare le resistenze iniziali dei nuclei familiari a trasferirsi in un contesto che ne è ancora privo: i dati demografici indicano come, dal censimento del 1951 e per i primi dieci anni di autonomia comunale, la popolazione policorese vedrà un più alto rapporto di mascolinità, con l’elemento femminile sovrastato fino ad oltre 100 unità. 

L’edilizia scolastica riceve un impulso nei primi anni ’60, con finanziamenti per la modernizzazione della scuola di avviamento, trasformata a tipo industriale, e della scuola rurale in località Torremozza. La carenza di istituti superiori nel territorio, segnalata fin dai primi anni ’60 come problema che urgeva una risposta, al fine di contrastare i primi movimenti di emigrazione da Policoro, soprattutto della popolazione giovanile, giungerà a soluzione nel 1967, con l’istituzione del Liceo scientifico.